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Adottare un gatto: cosa cambia grazie alla Pet economy

Il desiderio di un animale da compagnia

Iulia, una delle mie collaboratrici, due anni fa ÃĻ andata a vivere da sola. Da allora mi dice in continuazione che le piacerebbe molto prendere un gatto che le faccia compagnia.

“Allora, perchÃĐ non lo fai?”, le ho domandato.

“PerchÃĐ sono sicura che smetterei di andare dal dentista pur di poter pagare le spese mediche del gatto”.

Le prime volte che me lo diceva, reputavo fosse un’assurdità â€Ķ poi ho pensato che effettivamente sia il dentista che il veterinario hanno un costo elevato e che, per una giovane ragazza che abita da sola, puÃē essere pesante. Non posso aumentarle lo stipendio per mantenere un gatto, ma continuo a pensare come trovare una soluzione a questa particolare situazione. Ha anche appena appena superato la paura del dentistaâ€Ķ non puÃē sicuramente smettere ora le sue cure.

Contesto

Parallelamente, negli ultimi anni, la Pet Economy (il giro d’affari delle aziende che operano in settori necessari alla cura e all’intrattenimento degli animali domestici) ÃĻ stata in forte aumento. Complici anche la pandemia e i lockdown, che hanno costretto le persone a trascorrere ancora piÃđ tempo con i propri familiari a 4 zampe, ricorrendo in misura maggiore all’adozione di un nuovo membro in casa.

La percezione che abbiamo degli animali domestici, infatti, a riprova di questo fenomeno economico, ÃĻ cambiata molto. Come dice Guido Guerzoni, autore di Pets. Come gli animali domestici hanno invaso le nostre case e i nostri cuori, “da quando gli animali domestici sono diventati membri ufficiali delle nostre famiglie, abbiamo dovuto decidere se essere padroni, proprietari, amici o genitori.”

E’ proprio vero. In passato si era assolutamente padroni (in un legame assolutamente impari) poi proprietari (in una visione piÃđ capitalista forse) e infine amici. Pensiamo a Io & Marley, Beethoven, Il mio cane Skip, Hachiko, il tuo miglior amico o Air Bud. Il cane ÃĻ il miglior amico dell’uomo. Inevitabilmente questa proiezione ÃĻ avvenuta anche con altri animali che bazzicano per casa e che restano con noi per decenni, come criceti, uccellini o pesci. E’ una relazione lunga e duratura, tant’ÃĻ che si parla di “genitorializzazione”. Infatti li accudiamo proprio come fossero i nostri figli, senza far mancare loro nulla. Un mio amico (umano) porta il cane dalla psicologa comportamentista: in seguito ad un trauma il cane ÃĻ un po’, come direâ€Ķ maleducato.

Cosa consigliare, dunque, a Iulia?

La miglior soluzione ÃĻ un investimento nella Pet Economy. Conoscendo anche l’importanza che ha per lei un investimento tematico (cioÃĻ fondi che investono secondo specifiche tematiche) le ho mostrato il piano: dedicare parte degli investimenti alla Pet Economy e il preventivo per una polizza (eseguita da Studio Innova con cui collaboro), con l’ipotesi di adozione di un giovane gatto Bengala (questo me lo ha detto lei).

Bene. Per la prima volta ha visualizzato i vari step e gli importi da versare. Contemporaneamente, il suo investimento in Pet Economy continuerà a generare un rendimento che la metterà ai ripari da imprevisti, senza smettere di andare dal dentista.

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